Cura
medica per via generale
La terapia sistemica ha come finalità principale la correzione delle anomalie endocrino-metaboliche alla base del processo androgenetico e l’integrazione di eventuali carenze di oligoelementi documentate dagli esami ematochimici.
Inibitori della 5-alfareduttasi
Lo scopo principale di ogni terapia del defluvio androgenetico è l’inibizione di questo enzima responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone. Quest’ultimo è l’ormone che causa la miniaturizzazione dei capelli.
Finasteride
Numerosi
trials clinici hanno dimostrato che questo farmaco somministrato per via orale alla dose di 1 mg / die è risultata curativa nei confronti dell’alopecia androgenetica maschile. La finasteride è generalmente ben tollerata ed effetti collaterali, riduzione della libido e della viscosità dello sperma, sono rari e comunque reversibili alla cessazione del farmaco.
Capsures
Si tratta di compresse che si comprano in farmacia e vanno prese a cicli di sei mesi. Si tratta di una terapia per via orale introdotta di recente che si basa sull'impiego di varie sostanze di origine prostatica. Oltre a complessi vitaminici si avvale di tre elementi, curcumina, resveratrolo e capsaicina, che si sono rivelati efficaci nel bloccare la caduta dei capelli e addirittura ne stimolano la ricrescita. Queste sostanze oltre ad una azione antiossidante hanno una forte attività antinfiammatoria. L'infiammazione sarebbe secondo alcuni ricercatori l'elemento che determina la caduta dei capelli ed è probabile che il meccanismo di azione di questa cura sia quello di arrestare e guarire l'infiammazione di natura prevalentemente neurogena. Il resveratrolo ha inoltre una intensa attività antibatterica, antimicotica e antivirale che potrebbe influire sulla salute dei capelli. Comunque sia l'efficacia del preparato è confermata da vari studi clinici. Non ci sono controindicazioni nè effetti collaterali particolari e quindi bene si presta ad un impiego prolungato come sempre impone ogni trattamento rivolto a migliorare la salute dei capelli.
Saw palmetto e bohemeria nipononivea
Sono preparati di origine naturale che possono rappresentare una alternativa non farmacologia alla finasteride quando questa non possa essere usata. Il primo è un derivato di una pianta africana, il secondo di una pianta giapponese. Entrambi contengono acidi grassi polinsaturi come l’alfa-linolenico, il linoleico, il palmitico e lo stearico che
riducono l’attività dell’enzima 5alfa-reduttasi, impedendo così l’azione de testosterone. La serenoa repens e l’estratto di nipononivea sono in vendita in farmacia sotto forma di compresse da prendere per bocca e la cura va seguita per cicli di sei mesi.
Antagonisti recettoriali
Questi farmaci impediscono il legame tra gli ormoni androgeni ed i recettori specifici. Il ciproterone si lega con il recettore citosolico con più affinità del diidrotestosterone e ne impedisce il trasporto nel nucleo cellulare. Viene usato sotto forma di pillola anticoncezionale nella donna mentre gli effetti sistemici ne precludono l’utilizzo nel maschio.
Integratori alimentari
Sali minerali
E’ dimostrato che la carenza di alcuni minerali può essere un fattore aggravante di notevole importanza nella caduta dei capelli. In particolare è dimostrata l’influenza di
ferro, rame, magnesio e zinco sul trofismo dei bulbi piliferi.
Vitamine
La presenza di anomalie dei capelli e dei peli può in certi casi essere ricondotta a carenze vitaminiche, imputabili spesso a drastici regimi dimagranti perseguiti con disinvoltura.
Proteine
Vi sono dati sufficienti per ammettere una correlazione fra stato di nutrizione proteica e capelli. Nella carenza proteica grave la percentuale di capelli in anagen scende al 27% ed i bulbi mostrano severi segni di atrofia evidenziabili con una netta diminuzione di diametro.
Gli aminoacidi sicuramente necessari al trofismo dei capelli sono la cistina, la cisteina, la glicina e la tirosina.
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